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martedì 11 dicembre 2018

UOMINI E TOPE


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E' il titolo di un romanzo di L. Wingrove e pure il titolo di questo post. Ma qui i contenuti sono diametralmente opposti. Nel romanzo l'autore narra come attraverso i socials sia riuscito a "rimochiare" in un anno una cinquantina di donne di cui oltre la metà hanno acconsentito.


Qui invece presento un caso reale (risolto) di come una topa era quasi riuscita a rosicchiare la grana del titolare di un grande negozio di calzature di Roma.


Come ben sapete il contenuto manifesto dei sogni cela un sottocodice di senso che necessita di una lettura, possibile solo a chi ne conosce la chiave. Altrimenti nix...

Le immagini appaiono strane o prive di senso e dànno adito a commenti sciocchi e superficiali. Evitate di commentare un sogno se non capite cosa significa. Specie con amici e conoscenti che ne sanno meno di voi.



AMORE INUTILE

La clip che ho costruito esemplifica in maniera eclatante come avviene la trasformazione del contenuto latente sessuale (composto di una zucca vuota, due lucertole e sei topi) nella carrozza che porta Cenerentola al castello del Principe Azzurro. Un'illusione  che dura fino alla mezzanotte, ovvero le 12 p.m.
12 = 2 sex, per l'appunto.
Lui e lei uniti da una scarpetta di vetro.



Extract from "Betty Boop - Poor Cinderella" (1934)

Il numero 6, nel 99% dei casi, nei sogni significa sesso (sex) e se questo "sei" sono dei topi allora bisogna cominciare a preoccuparsi seriamente: potrebbe essere anche l'avviso di un'incipiente malattia grave. Non si scherza coi topi. E nemmeno con le due lucertole che non sono mammiferi ed esemplificano, nei sogni umani,  un'intrusione impropria di un'altra specie. Peggio mi sento con la zucca vuota che è il modello base della coppia principe azzurro.

Il discorso sulla coppia basata sul mito Principe Azzurro meriterebbe di essere approfondito in almeno una decina di libri tante sono le sfaccettature negative che questa macabra illusione genera in un caleidoscopio di un'improduttiva ed inutile ossessione amorosa.


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I LIMITI DELLA PSICOLOGIA
La psicologia, grazie a Freud e a Jung, si arresta all'analisi e la cura di menti malate. Non è un buon servizio che questi due caposcuola hanno fatto all'umanità relegando questo sapere nel ghetto dei disturbi mentali.


Io preferisco di gran lunga la psicologia delle persone vincenti che A. Maslow ha trattato nel suo libro Verso una Psicologia dell' Essere.

Lasciamo anche da parte la inutilissima tiritera del  DSM IV e DSM V che sono la bibbia dei disturbi mentali osservati in chiave statistica e standardizzata senza tener in nessun conto il vissuto della persona. A mio avviso un'autentica bufala planetaria che non serve letteralmente a niente. Leggetevi le critiche riportate nel link che io condivido al 100%.


E torniamo alla  psicologia delle persone vincenti che il sottoscritto osserva secondo un modello informatico proprietario, fuori da tutte le scuole psicologiche, incentrato sull'utilitarismo funzionale.

Come ben sapete si tratta di MINDOWS, visto che state leggendo questo post.



L'EBREO VINCENTE

Racconto questo scorcio di vita suddividendolo in tre parti esattamente come si articola la struttura narrativa di un sogno: quello che il signor Giuseppe (nome vero) mi raccontò a proposito di certe difficoltà finanziarie che il suo negozio di calzature stava attraversando.

Il signor Giuseppe è ebreo e come commerciante (ebreo) ha una scala di valori propria della confessione alla quale appartiene che è, a mio avviso, quella che più si accosta alla corretta gestione economica e finanziaria di un'impresa. Per il signor Giuseppe la fonte del suo reddito è sempre al primo posto, prima della famiglia, prima dei figli, degli amici... Prima di tutte le altre cose. A suo avviso se manca il pane tutti stanno male, specie coloro che dipendono da lui: collaboratori e familiari.
Prima la pagnotta quotidiana e poi tutto il resto.

Condivido.

Di cosa è fatto il pane? Di grano macinato. Ma Grano e Grana significano pure quattrini, denaro, svanziche, sghei,  grisbi, malloppo, conquibus, $$$, €€€,...
Nei sogni il topo che rosica può far riferimento al patrimonio finanziario del sognatore. Non a caso si dice "topo d'albergo" e "topo d'appartamento" riferendosi a specialisti in certi tipi di furto. Nel nostro caso una "topa d'accalappio".

Il cibo preferito dai topi non è, come comunemente si crede, il formaggio bensì le graminacee e soprattutto il grano. La migliore esca per i topi è il grano avvelenato che provoca emorragie interne letali.

Mi capitò di conoscere il signor Giuseppe in occasione di uno dei tanti incontri che tenevo la domenica, circa venti anni or sono, per un'associazione no-profit.

Come di consueto, dopo una breve presentazione di Mindows passo direttamente al sodo chiedendo se qualcuno vuole una consulenza seria. Esattamente come faccio su questo blog invitando seriamente persone serie a mandarmi un loro sogno.

In quell'occasione il primo ad alzare la mano fu il signor Giuseppe, che non ci pensò nemmeno un secondo. Tanto che gli costava?
Era venuto lì e da buon ebreo aveva colto il senso del mio invito e l'opportunità di  osservare ed esaminare un suo problema sotto un diverso punto di vista. Non fece obiezioni, commenti e nemmeno espresse valutazioni per sentito dire. Passò direttamente dalle parole ai fatti concreti: raccontò un suo sogno.


SOGNO DI GIUSEPPE

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO. MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE, AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA. IL TOPO SI ALLONTANA E IO LO SEGUO FINO A CHE SI FERMA NELLA STANZA DOVE LAVORA IL CONTABILE. IL TOPO SI FERMA SUL POGGIAPIEDI SOTTO LA SCRIVANIA E RESTA LI' FERMO. IO ASPETTO IN SILENZIO OSSERVANDO LA SCENA. AD UN CERTO MOMENTO NELLA STANZA VEDO ENTRARE UNA DONNA CHE SI SIEDE NEL POSTO DEL CONTABILE E APPOGGIA LE SUE SCARPE SUL POGGIAPIEDI. IL TOPO SCOMPARE.

Egregi lettori con queste immagini è possibile fare una verifica con una profondità d'indagine impossibile a qualsiasi altra metodologia. MINDOWS consente di evidenziare le cause e le motivazioni nascoste che determinano una disfunzione, organica, strutturale, organizzativa, finanziaria ed esistenziale di una persona, di un gruppo, di un'azienda, di un partito politico, di un'ideologia (laica o religiosa).

Prima di commentare a vanvera mandami un tuo sogno e te lo dimostro.

Vediamo adesso MINDOWS applicato nell'ambito contabile di un negozio di calzature.

FATTI E MISFATTI DI UNA TOPA


MINDOWS  ci dice che il sogno (completo) è composto da tre parti
 Il sogno di Giuseppe è completo.


PRIMA PARTE

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO. MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE, AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA. 

In questa prima parte  l'oggetto principale è una scarpa.

L'IMMAGINE DEVE ESSERE LETTA IN FUNZIONE DEL CONTESTO.
L'IMMAGINE NEI SOGNI NON E' UN COLLEGAMENTO SIMBOLICO FISSO
così come troviamo negli innumerevoli dizionari dei sogni o in quelle orrende porcherie delle SMORFIE che danno i numeri del lotto.

L'IMMAGINE VA LETTA SECONDO UN CRITERIO BIOLOGICO/UTILITARISTICO IN RIFERIMENTO ESCLUSIVO AL SOGNATORE

Qualsiasi altro criterio o modello risulta più o meno incompleto.
Perchè?
Le immagini mentali sono nate con la comparsa dell'uomo su questo pianeta (non so se i dinosauri sognassero), vale a dire circa 200.000 anni fa coi primi ominidi. 200.000 anni che in confronto ai 4-5 miliardi di anni di età del nostro pianeta sono un'inezia. Io leggo i sogni secondo questo codice biologico preistorico usando l'informatica. Una codifica primitiva antecedente migliaia di secoli  il modello IO-Super Io -Es freudiano che è pure strutturalmente e gerarchicamente sbagliato. (se vi interessa chiedetemelo nei commenti e ve lo spiego).

Torniamo alla prima parte del sogno.
Dobbiamo esaminare parola per parola. La descrizione del sogno non E' IL SOGNO per come esso si è presentato. E una mera ed incompleta verbalizzazione. Il tecnico deve saper leggere tra le righe. 

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO.
La notte nei sogni identifica l'inconscio del sognatore: i fatti che lui non riesce a vedere ma comunque esistono e condizionano il suo agire senza che lui se ne renda conto. Il negozio chiuso non va considerato in senso letterale ma in funzione del problema. IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO (non produce reddito) per via del fatto che non riesco a scoprire la causa del dissesto finanziario.

MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE
Il sognatore si pone in un atteggiamento positivo in quanto vuole controllare e scoprire cosa succede ma, essendo notte, gli difettano ancora gli strumenti d'indagine. 

AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA.
Ecco la causa della perdita economica!!!
Il topo sull'espositore.
Perché l'espositore?
L'espositore di solito viene usato per mettere in evidenza le novità del negozio. Cosa vende il negozio? Scarpe.
La crisi del negozio evidenziata (L'ESPOSITORE) è data dal topo che rode la scarpa.
La scarpa qui ha un doppio significato: la finzione genitale di una vagina attraente a vuoto e la sineddoche (la parte per il tutto) del negozio DI SCARPE.

UNA TOPA  STA ERODENDO L'ESERCIZIO COMMERCIALE DEL SIGNOR GIUSEPPE

Cherchez la femme!

Il topo può assumere nei sogni diverse connotazioni tra le quali la sollecitazione attrattiva dell'erotismo vaginale (la topa) che ritroveremo nella realtà della vicenda del signor Giuseppe.

e qui finisce la prima scena.


SECONDA PARTE 

IL TOPO SI ALLONTANA E IO LO SEGUO FINO A CHE SI FERMA NELLA STANZA DOVE LAVORA IL CONTABILE. IL TOPO SI FERMA SUL POGGIAPIEDI SOTTO LA SCRIVANIA E RESTA LI' FERMO. IO ASPETTO IN SILENZIO OSSERVANDO LA SCENA.

La seconda scena ci dice quasi sempre cosa fa il sognatore per risolvere la situazione problematica.
Ecco che il sognatore si mette a pedinare il topo per sapere cosa fa.

NEI SOGNI SI DEVE OSSERVARE QUALE E' LA DIREZIONE DELL'AZIONE. OVVERO QUALE E' IL PERCORSO CHE IL SOGNATORE FA E PURE COME SI MUOVONO I PERSONAGGI: vengono verso di me o vanno in qualche altra direzione?

Il topo va verso la stanza del contabile e si ferma sulla pedana poggiapiedi.
La direzionalità del topo è tesa ad erodere la contabilità del negozio. A rubare soldi attraverso l'alterazione dei conti e dei bilanci. La mano che ruba sarà senza meno quella del contabile ma il sacco dove mettere i soldi lo terrà sicuramente il topo.

Il signor Giuseppe ha la pazienza biblica di Giobbe e si mette in attesa degli eventi.


TERZA PARTE 

AD UN CERTO MOMENTO NELLA STANZA VEDO ENTRARE UNA DONNA CHE SI SIEDE NEL POSTO DEL CONTABILE E APPOGGIA LE SUE SCARPE SUL POGGIAPIEDI. IL TOPO SCOMPARE.

La pazienza viene premiata. Ecco che il sognatore vede entrare una donna che si siede sulla sedia del contabile. Rammentate che è notte e quindi il sig. Giuseppe non riesce a vederne il volto. E' notte... quando agiscono i ladri?
Qualcuno, nascosto nelle ombre notturne sta attingendo quattrini dalle casse di Giuseppe.

Chi?
Un uomo e una donna.

L'immagine del topo ha esaurito il suo compito e scompare.

Il sogno finisce e incomincia la consulenza che io feci davanti a una ventina di persone.

La spiegazione che ho dato delle tre scene del sogno è quello che ho visto io mentre il sig. Giuseppe raccontava il sogno. Adesso si tratta di trovare il modo di far capire all'interessato cosa dice il sogno e suggerire cosa fare e come farlo.
Il sig. Giuseppe è un pragmatico puro e quindi non m'interromperà con quei fastidiosi ma e però tanto cari a coloro che non fanno altro che obiettare quando spiego loro i sogni, senza capire che si stanno dando la zappa sui piedi volendo imporre il loro modo di pensare.
Che me lo chiedi a fare?
Come mettersi a discutere col medico quando ti spiega il referto della TAC.

Nel sogno l'ambiente è l'elemento base di cui bisogna tener conto quando si procede alla lettura.
La scenografia che identifica il luogo in cui si svolge la vicenda.
Qui è il negozio di notte.
A me serve di sapere , per fare consulenza, chi ci lavora  e quale è la job position di ciascuno. Mi interessa sapere innanzitutto chi è il contabile e quali sono le collaboratrici donne. Altre figure maschili sono di contorno.
Devo inoltre sapere quali sono le relazioni affettive o sentimentali  del contabile che potrebbero anche non appartenere alla sfera erotico-sessuale. Ma la presenza del topo mi porta ad escludere questa ipotesi.

Chiedo al sig. Giuseppe se si è fatta un'idea circa le perdite economiche.
Il sig. Giuseppe non mi dice niente e si limita a sorridere come dicesse: "Se io lo sapessi non starei qui". Poi elenca i suoi dipendenti tra cui un contabile e tre commesse di cui una giovane e molto sveglia.

Il sig. Giuseppe è furbo, ha dei sospetti ma non vuole inquinare la scena del crimine (il sogno) e aspetta che io lo legga.

Non spiego invece un bel niente.

Gli chiedo se il contabile è persona di fiducia. Il sig. Giuseppe mi dice che lavora con lui da oltre vent'anni e non c'è mai stato niente da ridire sul suo operato. E' una persona di cui fidarsi.


Seguito a parlare e concludo suggerendogli di chiamare un buon revisore dei conti e di assumere un investigatore per scoprire cosa fanno il contabile e la commessa sveglia fuori dall'orario di lavoro.

Il sig. Giuseppe non spende nemmeno una parola in favore del suo fidato collaboratore.
Da buon ebreo vincente per lui prima della fiducia viene l'utile aziendale.
Annuisce.

In 5 minuti ho fatto una consulenza che con un altro ci avrei messo una settimana per farglielo capire. Oppure ci rinuncio come con quel fedelissimo che mi voleva ricondurre nel sentiero della fede  portandomi santini fasulli, stampati da lui con tanto di firma falsificata nientemeno che del Santo Padre.
Non si finisce mai di restare sorpresi.
Lui che gli veniva la tachicardia ogni volta che entrava in chiesa che gli specialisti chiamano Ecclesiofobia.
Se cercate la causa di questa fobia potete googlare quanto vi pare ma non troverete niente.
Se invece applicate  Mindows allora la causa si evidenzia subito. Applicate il criterio biologico/utilitaristico primitivo e capitelo da soli.

SEGUITO DELLA STORIA

Tutte le domeniche. nell'arco di circa due mesi, il sig. Giuseppe si presentò puntualissimo agli incontri portando con sé registratore e un grosso block notes dove prendeva diligentemente appunti, soprattutto quando spiegavo i sogni. Stava in silenzio, ascoltava e scriveva.

Dopo due mesi (eravamo nel 1999) eccolo presentarsi il 19 di marzo puntualissimo. Era di venerdì ed avevamo anticipato di due giorni per avere liberi il sabato e la domenica. 19 di marzo 1999 san Giuseppe, giorno festivo. Onomastico del mio silenzioso ospite.

Mi meraviglio e gli chiedo se a casa sua non si usa far festa in questo giorno, specie se il festeggiato è il capo.

Lui sorride e mi risponde di sì. Ma prosegue dicendomi che prima della festa vengono gli affari e per lui stare con noi è una festa più utile che passarla in famiglia.
In questi due mesi ha imparato i principi basilari di come si leggono i sogni e li applica ricavandone vantaggio.

Ci racconta che ha fatto quello che gli svevo suggerito scoprendo  che il contabile si era invaghito della commessa sveglia la quale in cambio di promesse, mai concretizzate, si faceva fare costosi regali dal malcapitato: un uomo di sessanta anni con moglie e due figli ancora a casa. Il revisore aveva trovato gli ammanchi mascherati da false fatture e altri magheggi e tutto si era risolto per il meglio.

Alla domanda di cosa ne avesse fatto del contabile e della commessa mi rispose che la commessa l'aveva licenziata mentre al contabile, che era persona competente, aveva fatto solo una ramanzina promettendogli che non avrebbe detto niente a nessuno per non rovinare una famiglia.

Infine, sempre sorridendo mi disse queste parole che rimangono scolpite nella mia memoria:
"dott. Daniele la ringrazio per tutto quello che ho imparato stando insieme con voi. Mi è stato utile e mi è tuttora utile. Penso sia sufficiente  per proseguire. Sono venuto oggi per salutare lei e tutti quelli che ho conosciuto qui. Da domani riprendo i miei affari da solo tenendo i vostri volti nel mio cuore".

Non l'ho più rivisto.

Il sig. Giuseppe, Ebreo Vincente.



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Daniele Bernabei
@DanieleMindows


















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