INDICE DEI POST
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Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione.
Un sentito e cordiale grazie.
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Blog che insegna ad usare in modo utile i sogni
Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione.
Un sentito e cordiale grazie.
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CINELOGIA
La Cinelogia è una tecnica psicologica che usa il film come strumento di evoluzione personale. Si può usare qualsiasi film sebbene alcune pellicole siano più adatte ad evidenziare gli aspetti reconditi della psicopatologia umana, in particolare la c.d. psicologia negativa.
L'anno passato ho provato a fare una cinelogia col documentario romanzato "Amazzonia" proiettato in 3D.
Nonostante fosse, per così dire, "neutro" , il film è riuscito ad evidenziare, grazie alla conoscenza del tecnico psicologo (il sottoscritto), conflittualità latenti e opportunità evolutive.
Alcuni anni fa ho iniziato questo esperimento coi film "leggeri" che poi, in realtà non lo erano affatto.
In questo post c'è la trascrizione integrale di "Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco" un film del 1974 diretto da Mel Brooks (Il regista di "Balle Spaziali").
Qui potete osservare, per filo e per segno, come si conduce una cinelogia, e farvene un'idea leggendo la trascrizione dei dialoghi.
Googlate il titolo e se non riuscite a trovare il "Full Movie" mandatemi una mail che vedo di darvi un link d'aiuto.
Su youtube ci sono degli spezzoni e pure il film intero (a pagamento) sia in versione originale che doppiata.
50 best bits
Infine se avete 12,73€ da spendere andate su Amazon che ve lo fa arrivare a casa in un giorno.
E' bene vedere prima il film... Anzi è quasi necessario.
E' bene vedere prima il film... Anzi è quasi necessario.
La cinelogia che vi presento è letta in chiave psico- informatica.
Questo post può essere d'aiuto a chi ha intenzione di organizzare eventi che abbiano il cinema come argomento.
Posso fare buona consulenza in merito.
Tenete presente che la Cinelogia è molto diffusa in America Latina e nella grande Russia dove si insegna all'università di San Pietroburgo.
20 maggio 2000
Mezzogiorno e mezzo di fuoco
("Blazzing Saddles") di Mel Brooks.
Questo
è un tipo di consulenza che può essere fatto anche davanti a 200-300 persone
perché gli stereotipi che conducono in modo programmatico le azioni sistemiche
non sono più di 10-12-13 quindi basta che
espongano le loro sensazioni 10-12 persone d ecco che si fa la consulenza a 100-200
persone. Se si sceglie un suono, una scena, una musica, ci saranno altre 20
persone che avranno scelto le stesse immagini
e quindi attraverso uno si
insegna a molti.
La
cinelogia è una forma molto soft di consulenza che può essere erogata anche
senza preparazione specifica, anzi meno uno ne sa e meglio funziona. Però bisogna
andare al di là, oltre l’immagine. La Rosa purpurea del Cairo è copiata dal
finale di questo film che Woody Allen ha
plagiato.
Facciamo
prima cineterapia per chi vuole avere un’ indicazione su quello che c’è da fare
di buono, poi lo vediamo da un punto didattico scientifico e al finale vediamo dove c’è il pensiero del
regista, come si muovono le scene.
Ho usato apposta i sottotitoli in italiano
perché ci sono delle traduzioni che non corrispondono.
Io
preferisco vederli sempre in originale i film perché anche se non si parla
l’inglese si capisce lo stesso dalla
tonalità, dal modo.
G. - la prima risata mi è uscita appena ho visto la firma Gucci sulla
borsa, la griffe, nel complesso mi sembrava tutto piuttosto stupido però mi ha
fatto sorridere come scelta l’ingresso per Mongo vestito da fattorino per la
consegna del dolcigramma .
Non c’entrava niente secondo me nel complesso del film,
sembrava una cosa da cartoni, quindi mi ha fatto sorridere la scelta del
regista.
Tp - Nessuno può intervenire nella cinelogia,
lei parla e può parlare solo con me sennò il campo psichico interferisce sui
pensieri e sulle immagini degli altri.
G. - una terza scena che mi ha colpito e ho ritenuto abbastanza
intelligente è stato il fatto che il negro si nascondesse sotto le spoglie del
KluKluxKlan.
Tp
- In
qualunque film, anche se ne vediamo un altro, ci saranno delle scene analoghe
dove uno viene colpito; sarebbe interessante rivedere Nikita, Il quinto elemento, Lo spirito della conchiglia dove c'è Il signore dei pupazzi. c’è anche qui il signore dei pupazzi, è il
regista. Sono tutti pupazzi.
Il dolcigramma. Quante donne danno
il loro dolcigramma per tanti Monghi…..
La borsa ha diversi significati.
Facciamo conto di aver visto il film come in un sogno, io ho fatto l’interpretazione dei sogni sul finale e dopo la leggiamo.
Facciamo conto di aver visto il film come in un sogno, io ho fatto l’interpretazione dei sogni sul finale e dopo la leggiamo.
C’è un finale che leggeremo proprio secondo le
immagini oniriche, come se fosse un sogno. Perché questo è un sogno.
Dolcigramma.
Ne parliamo a 4 occhi, come quando facciamo l’immagogia, quello che posso dire lo dico il resto no perché sennò dopo si creano dei dopo-teatro che non mi piacciono.
Dolcigramma.
Ne parliamo a 4 occhi, come quando facciamo l’immagogia, quello che posso dire lo dico il resto no perché sennò dopo si creano dei dopo-teatro che non mi piacciono.
La prima cosa che io salvaguardo è la privacy
di ciascuna persona, quello che può essere usato come didattica quello va bene
a meno che uno non dica che gli interessa e allora posso parlare.
Secondo te Mongo è intelligente
oppure no?.
G. - Si non é stupido. Perché c’è stato il pezzo in cui lo
ha fatto parlare ha detto delle cose che non erano stupide, come ad
esempio quando si era liberato e ha rotto le catene…
Tp
- Ha
detto: “Non voglio andare via perché ho trovato uno che mi ha battuto, uno che
mi può insegnare qualche cosa”
.
G. - Sì è li che ho capito che non era poi lo stupido, la bestia che
volevano…..
Tp - Quello sarebbe il cosiddetto complesso
dominante. Però se poi uno lascia parlare l’istinto, questo dice: "questo qui mi
ha battuto, mi ha tenuto a freno", allora quando in psicoterapia mi chiedete:
“cosa devo fare?” rispondo: “Niente”.
Significa che devi capire che cosa ti
dice quell’istinto che è diventato una bestia.
In realtà non è che l’istinto viene incatenato, viene semplicemente stoppato per un attimo in modo che si riordinano le cose e si riorganizza una funzione vitale; quindi Mongo è un personaggio positivo, non perché si mette dalla parte dei buoni ma perché fa il proprio interesse.
In realtà non è che l’istinto viene incatenato, viene semplicemente stoppato per un attimo in modo che si riordinano le cose e si riorganizza una funzione vitale; quindi Mongo è un personaggio positivo, non perché si mette dalla parte dei buoni ma perché fa il proprio interesse.
Però a te è piaciuto
il dolcegramma?
G. - Non è che mi è piaciuto.
Mi ha colpito perché secondo me non ci entrava granché col resto, ma in
quel momento è stato utile, era diverso dal contesto…..
Tp - Molti istinti maschili diventano bestie
perché incontrano troppi dolcigramma: l’innamoramento, le cosiddette storie di
coppia, non sono altro che dolcigramma che mandano in bestia gli istinti
erotici sessuali di entrambi. Perché in
realtà non è una torta in faccia ma è una bomba in faccia.
Cioè i "dolcigramamma":
“quanto mi ami?", "quanto ti voglio bene” vanno benissimo
per vendere i telefonini ma non funzionano nel momento in cui diventano degli
stereotipi di comportamento.
Succede che nel momento in cui uno
dei due o un terzo, che viene interessato dalla cosa come consulenza, scopre il
dolcegramma, e gli dice che sta in un dolcegramma, accade un macello. Perché il dolcegramma
scoppia.
E il tp. deve fare in modo che
l’esplosione avvenga a distanza sia dal terapeuta che dal cliente perché se
scoppia vicino al cliente salta per
aria anche lo psicoterapeuta.
Capite che succede quando si vuole aiutare per
forza? Questo si chiama transfert tanatico regressivo dove uno viene beccato
dal transfert e dalla necessità dell’altro per il dolcegramma.
In realtà questo dolcegramma, che è micidiale, va rifiutato in toto, e molta gente ci muore di tumore, di diabete, di ulcera e di infarto.
In realtà questo dolcegramma, che è micidiale, va rifiutato in toto, e molta gente ci muore di tumore, di diabete, di ulcera e di infarto.
il dolcegramma determina questi quattro tipi
di malattia , esattamente quanti sono i
ballerini nel saloon. Ci sono dei programmi che funzionano bene “stand alone”
perché sono quelli che fanno il check del sistema. Bisogna saperlo leggere il
programma, i sogni sono dei programmi che devono essere letti.
Tu ora mi hai dato queste tre immagini, il
dolcegramma sarebbe il problema, mi hai dato tre immagini come nel sogno. Prima
la situazione iniziale, il problema e poi c’è la soluzione.
Il dolcegramma va bene per tutti, il
resto sono fatti personali, la specificità storica rientra in quella
riservatezza di cui ho detto prima. Ecco come funziona la cinelogia, non
c’entra niente il film.
Al. - Ormai il film lo conosco per cui di
scene che mi incuriosiscono non ce ne sono ma all’inizio quando viene chiesto
al gruppo di negri di cantare una canzone da negri e quello che diventerà
sceriffo si arrabbia e gli canta una
canzone da bianchi.
Poi quando picchiano la vecchietta e quelli si fermano e
lei dice: "avete mai visto qualcosa di più crudele?", poi quando nel finale, che
trovo geniale, gli attori escono dal
film.
Tp
– Prendiamo il Prontuario Immagogico. Io lo uso talvolta per l’interpretazione dei sogni..
Che significa? Conosco il film, però
la cosa che mi colpisce è che il negro intelligente che canta una canzone di
Frank Sinatra? Per chi vuole fare consulenza, questo è un sogno dove Al. ci dice: "tutti i negri si offendono meno uno il quale
stupisce il gruppo di bianchi, di bovari ignoranti, mettendosi a cantare
una canzone di F. Sinatra quando questo non era ancora nato."
Questo è il sogno.
G. - falsa morale.
Tp - Brava, lo vedi che se stai sola
capisci subito? Significa tu vuoi questo? E io ti do questo. E se ti do questo
tu non sei più un negro, hai solo la pelle nera ma sai cantare una canzone di
Sinatra molto meglio di quella canzonaccia da bovaro, che poi i bianchi ci hanno fatto pure il balletto.
Non c’entra
niente il colore della pelle, conta solo l’intelligenza della persona. Quindi
questa sarebbe esattamente la doppia
morale. Al. ha dato anche lui tre scene, dove c’è un sogno.
Lui adesso ha il problema della doppia morale. Il
problema è che deve picchiare la vecchia perché sennò non esce dal film. Come
si chiama la vecchia? Comincia per M ma
non è mamma.
Al. - E finisce per S…
Tp - Bravo! perché è la più vecchia banca d’Italia e il
suo numero verde è 800001472! (n.d.r. il Monte dei Paschi di Siena è stato
fondato nel 1472).
In realtà quello che tu stai vivendo
adesso nell’azienda è un film a finale tragico. Quanto è durata questa
consulenza?
Non può durare di più.
Dopo, per
l’acquisizione di abilità e competenze ce ne vuole, perché se devi
imparare ci vogliono quei 4-5 mesi, però hai già l’idea di quello che farai con
questa tecnica.
Questa è una consulenza che posso dire A, B e
C. Significa che stai andando bene perché tu vedi le cose giuste.
Si sta creando adesso una rete semantica
virtuosa. Con serietà basta eliminare alcune semantiche negative di chi vuole
fare per conto suo e il gruppo funziona, rifiorisce. Come quando si sta in aula
e arriva il gruppetto di amici. Li metti uno a destra, uno a sinistra, uno
vicino a te e uno in fondo.
Fai la prova arrivano quei 4 che non fanno niente, stanno lì sembrano attenti, ma non vedi nessuno, vedi solo dei vapori neri che si alzano da quella
parte e poi è nebbia pure puzzolente…
Gh. - la stessa scena della canzone, la scena
di quando fanno il cerchio, la carovana e lui racconta la sua vita, me lo
faccio da solo io il cerchio, e poi le nuvole di Windows dappertutto tranne
che nell’ultima scena.
Tp
- Ce l’ hai la doppia morale?
La doppia morale – tu non c’entri nulla –
nasce dalle basi, e le basi biologiche
del nostro corpo sono i piedi.
Quindi la doppia morale funziona quando non
fanno male i piedi.
Io sono andato diverse volte in Africa e dei
negri che avevano i piedi tagliati, le gambe
tagliate, corrono a piedi scalzi e non hanno problemi di deambulazione perché non usano le scarpe.
Questo è il tipo di osservazione che
vi voglio abituare a fare: che scarpe ti metti, come ti pettini, il nostro
corpo parla, non c’è bisogno di fare colloqui, sedute, si vede subito.
Quindi questo tipo di malattia psicosomatica -
sto parlando perché qualcuno mi sta capendo -
sparisce, se è acuta, nell’arco
di 12 ore. Non c’è bisogno di fare radiografie né analisi del sangue né di
prendere medicine di alcun genere, c'é
da fare in modo integrale quello che io dico e sparisce qualunque malattia.
Qualunque. Qui c’è una persona che l’ ha sperimentato in due giorni, salvo poi, che se i pensieri tornano, si ripresenta il sintomo. Quindi bisogna uccidere sia
il comportamento che i pensieri che attivano
quel comportamento e quel sintomo.
Perché tu devi rompere il cerchio,
non farlo! Adesso l’ultima scena.
Si tratta di usare Windows ma non rimanere
dentro le nuvole.
Ecco perché a te, Al. e Giu., ho detto di imparare bene
il computer, già lo conoscete, basta quel piccolo salto per specializzarsi in
una cosa, ma saperla proprio bene, perché i sogni non vanno letti semplicemente
quando uno sta in seduta e li racconta; pure quando mi si presenta la persona io mi dico: che sogno
mi sta davanti? Allora le immagini che ti si presentano… E' semplice, quello sta sognando così. Però bisogna
spersonalizzarsi.
È faticoso, si dimagrisce anche due
o tre chili nel giro di 4-5 ore , perché bisogna entrare, uscire. Quando a
volte sono un po’ seccato è perché sento tutte le porte chiuse e non so dove
entrare!
L’ultima scena significa che devi
uscire dalla finestra. Qui ci stanno delle persone che facevano una cosa e
io ho detto loro di farne un’altra , non gliel’ ho detto io,
lo sapevano già, io glielo ho tradotto.
Che devo fare? Fai così, e funziona.
I tempi storici sono a seconda della difficoltà dell’apprendimento dell’abilità necessaria, primo, e secondo, il tempo che ci dedichi e i dolcigramma.
I tempi storici sono a seconda della difficoltà dell’apprendimento dell’abilità necessaria, primo, e secondo, il tempo che ci dedichi e i dolcigramma.
An
- Il film non l’avevo mai visto e mi è
piaciuto. Prima di tutto la palata che il negro ha dato al bianco, l’astuzia, la furbizia il negro che è
riuscito ad avere una sua condizione sociale nonostante il colore della pelle.
Poi mi è piaciuto l’aspetto del governatore che
si faceva sedurre dalla donna e comandare invece dall’altro.
Un altro
aspetto che mi è piaciuto: il negro quando è diventato sceriffo e stava seduto
accanto all’altro ed entrambi avevano in comune due immagini del passato che
riguardano sempre i bambini.
Uno ha smesso di ammazzare grazie all’intervento
di un bambino che li ha salvati mentre lo sceriffo è riuscito a salvare la
famiglia dall’incursione degli indiani.
Lo sceriffo ha ricordato l’immagine
dove stava con i genitori e in un assalto degli indiani, grazie alla presenza
del bambino, l’indiano ha avuto un atteggiamento di estrema dolcezza. Entrambi
hanno salvato la vita e si sono slavati la vita.
L’ultimo aspetto è che mi è venuta voglia di gelato con sopra cioccolato
caldo che a me non piace.
La prevalenza è
comunque l’astuzia.
Tp - Tu hai capito come si fa cineterapia. Io,
io, io.
Qui c’è anche il m.d.d. (La Costellazione del Serpente - N.d.R.) Ma facendo
queste cose si fanno i soldi? Si, si fanno i soldi a palate. Allora se tu
capisci la palata, con questo che io adesso sto facendo, scopri come il negro,
che sarebbe la parte inconscia, non è una cosa cattiva. Legge dal
Prontuario la definizione di "neri": “Sono i diversi che si appropriano di ciò
che è proprio oppure indicano istinti sani ritenuti pericolosi”. I diversi che
si appropriano di ciò che è tuo.
Per i negri i neri sono i bianchi e
i gialli ad avere questo significato e così per i cinesi.
L’aspetto un po’ recondito della
nostra psiche. La vittoria sociale come la ottiene il negro?
An. - Con l’astuzia.
Tp
- Alleandosi con …
An - Alleandosi con i bianchi.
Tp
- Il governatore, chi è?
An. - Per me è quello che gestisce tutto.
Tp - E chi è quello che gestisce tutto?
An. - Quello che sta dietro le quinte.
Tp
- Quello che sta dietro le quinte da chi
viene gestito se poi alla fine viene sparato pure lui dal negro?! Hanno in
comune due immagini. Però il bambino di 6 anni gli spara alle “chiappe” e lui
che fa? Mica gli salva la vita al bambino! E’ un bambino che l’ ha fregato e
lui si attacca alla bottiglia mentre
l’altro bambino salva la famiglia. Questi sono dei flash, poi per chi vuole
capire………
Quanti sono i pistoleri che disarma?
6-7. quindi lui si rifà…..Va abbastanza bene, poi dopo vediamo meglio. Supponiamo che tu hai 6 anni e nella tua vita sei sempre stata in due scene da
quando sei stata concepita. Che scena sei, quella dello sceriffo e l’altra?
An. - Quella del negro.
Tp - Cosa interessa a te? Salvare la famiglia o
salvare te stessa? Perché c’è sempre stato qualcuno più bello di te. Il
problema sta lì.
E’ una questione di essere primi.
Bianco e nero, il cioccolato è
scuro, sempre l’aspetto dell’amore, dell’erotismo buono che però può finire in
cacca dolce…
Sil. - la
sensazione generale del film è stato di una comicità che non mi piace quindi ho cercato di trovare
delle immagini che mi potessero dare qualche
significato
Ho notato nella stanza del governatore un quadro dove
c’erano raffigurate due persone di spalle che potevano essere due sposi, la
prima cosa che mi è venuta in mente era quella perché lei aveva l’abito bianco
e lui scuro.
Un’altra cosa che
ho notato era la ripetitività nelle scene e nelle battute, nei dialoghi, per
esempio quando quello che si affaccia alla finestra tre volte di seguito e rientrando sbatte la testa oppure i
dialoghi tra lo sceriffo e il pistolero che si fanno delle domande e si
rispondono nella stessa identica maniera.
Un’altra cosa che
no notato e di cui non riesco a capire il motivo è che c’erano sempre delle
mucche che venivano messe allo stesso piano delle persone cioè stavano in
ambienti sociali in cui non avrebbero dovuto essere. Nel West magari uno non ci fa caso però pure alla fine ,
nell’entrata del cinema…
Tp - Tu devi studiare psicologia!
Sil. - Queste le cose principali.
Tp - Basta così.
Sil. - Ho notato solo un’altra cosa. Mel Brooks
, secondo me alla fine c’è uno di quelli che entrano nel set dei ballerini e
dice: “io lavoro per Mel Brooks”, quindi
per me lui è regista, interprete, unico protagonista.
Tp - Sì.
Allora, telegrafica. – chi batte la testa non è il governatore – è il padrone
del Saloon. Telegrafica. Le scene che hai visto sono la cinematica, sono le diapositive che vengono attivate dal dolcegramma.
Poi cercati in un manuale
dell’interpretazione dei sogni che cos’è il numero tre e poi che cosa è la
coazione a ripetere nella diade ossessiva ripetitiva.
Ti può dare una mano
anche Ang. perché lei mi ha seguito.
Sil. - Coazione a ripetere…
Tp: coazione a ripetere nella diade
ossessiva ripetitiva, perché c’è la diade tanatica e la diade ossessiva
ripetitiva che invece viene dal
dulcigramma.
Chi capisce, capisce, io parlo solo con lei. Infatti non è una
comicità simpatica questa dei dolcegrammi perché poi alla fine ci si fanno
tutte le telenovelas che uno ci si mette a ridere per quanto sono stupide.
Mar. - No, io visto un’immagine quando ho visto
la prateria all’inizio, e c’era disegnato il profilo di una donna sdraiata di
schiena.
Tp
-
Basta, finito, capito tutto?!
Mar. - Una cosa che mi è piaciuta quando lui si
salva e li prende tutti in giro attraverso gli stereotipi e loro si bloccano.
Quando alla fine costruisce
l’immagine della cosa da distruggere, però pensavo che quando si sarebbero
accorti che era tutto finto il problema si sarebbe riproposto. Mi continuava a
venire in mente questo quesito.
C’era il boia che faceva proprio schifo, si
muoveva tutto, poi ho visto che l’impiccagione avveniva pure al collo del
cavallo. Gli sposi di spalle, è un’immagine che è piaciuta anche a me e poi il
fatto che il negro giocava, si divertiva, anche quando sapeva di andare
incontro a una sicura uccisione, perché lui aveva sentito che lo volevano
uccidere, ma lui va col sorriso, rideva
sempre.
Tp.
- Tu hai cominciato: “NO, io ho visto……”, hai
detto no, io ho visto, quindi
sembrerebbe che sei fuori del dolcigramma.
Gli sposi visti di spalle significa che non sono nessuno, perché
visti di spalle, l’immagine nel sogno significa che uno è sconosciuto all’altro
e quindi stanno insieme semplicemente per immagine stereotipa e non per
funzionalità d’azione.
Il cavallo impiccato è la femminilità.
Nei sogni quando
viene impiccato il cavallo significa la morte della donna, cavallo o donna
sarebbe l’erotismo femminile e se il cavallo muore insieme ad un uomo significa che quella donna si uccide
perché sta nel dolcigramma anche lei, sono cose terribili! Tutto quello che è
la stereotipia affettiva sistemica,
come tutti i film…….Il negro si diverte, perché qui in realtà il negro è un
personaggio vincente.
Perché? Mi devi dire perché adesso, visto che hai fatto
di si con la testa.
Mar. - Perché sa gestirsi le cose.
Tp - No, il perché. La scena che dice che è
vincente.
Vari
interventi. G. dice che è perché decide di andarsene da solo.
Tp - Hai detto la finale ma non è quella la
scena. Comunque va bene. Dalla scena si capisce che lui è vincente.
Gh. - Perché ha la macchina con l’autista.
Tp - Bravo. Perché ha la macchina con
l’autista e va via con il bianco quindi il bianco e il nero si riuniscono
dentro un io storico dove però l’autista
non è il tassinaro, è l’autista perché io mi posso permettere anche di dire
alla macchina dove andare!
Mar. - Per me è difficile il discorso della
doppia morale, mi riferisco alla costruzione del paese per fregare i nemici.
Tp - No, perché quello è un sogno nel sogno,
la finzione nella finzione e significa che vieni fregata dalla meta morale di
una morale sistemica.
Sognare nel sogno significa che è
più reale della realtà.
È la costruzione di tutte le falsità.
Il negro decide di fare una città fantasma
però alla fine vedi che è tutto un sogno, è tutto falso quindi se tu cerchi la
soluzione e l’ammaestramento all’interno di una finzione stai fuori, se invece
vedi il finale di una macchina che se ne va, che è l’io logico storico, e i due
che se ne vanno per la loro strada, allora va bene.
Hai centrato il problema però non
hai visto la soluzione, ossia mettersi d’accordo bianchi e neri che devono
fondersi in una bella limousine, non devono farsi la guerra ossia fino a che
esiste il polo di destra e il polo di sinistra sarà sempre il fallimento. Io
voto per chi mi da l’unità a me, non voto per quell'idea, voto per me.
Chi è
funzionale in quel momento.
La scelta politica per me è una
sfera.
Ho scelto quel punto perché in quel momento
sto li, se non sto li non scelgo. Per me
la scelta è sferica. Chi mi può dare il vantaggio per quello che so fare?
Sennò non possiamo fare questo
lavoro.
La doppia morale significa abbandonare qualunque ideologia per essere
se stessi e utilizzare il sistema esattamente come ha fatto il negro.
Ang. - Infatti
il bianco e i nero si sono presi subito:
Tp - zitta, zitta!
Si perché c’era il 6 sempre in
mezzo, quella è un'altra cosa,
perché siccome Mel Brooks è
omosessuale latente, dopo vi faccio vedere tutte queste cose, il conflitto con
la mamma, si vede subito.
Giu. - Mi è piaciuto soprattutto quando il negro si
salva e si punta la pistola da solo, rompe gli schemi , prende in giro tutti
quelli del paese dove si chiamano tutti Jhonson, poi nella chiesa quando la
maestra in chiesa finisce di parlare e
quando quello coi baffetti fa il biglietto nel cinema.
Tp - Queste cose il regista non le sa.
Fran. - Il razzismo veniva trattato in modo paradossale, sdrammatizzato.
Tp - Da un punto di vista critico va bene.
Fran. - All’inizio
quando cantano quella canzone e poi in
realtà tutte le scene in cui quello di
colore ha usato l’intelligenza in modo creativo, una rottura sistematica di
pregiudizi e schemi,
Una scena che mi è piaciuta moltissimo è la figura del
prigioniero, che appare come una figura perdente, ma in realtà con la sua
intelligenza supera i pregiudizi e quindi c’è una complementarietà dove si
completano a vicenda. Questa persona che apparentemente è perdente invece ha
un’abilità superiore; e poi mi è piaciuto moltissimo il finale perché uscire
dalla scena è un modo molto creativo.
Quello che però in modo assoluto mi ha colpito è questa complementarietà.
Questa è l’unica comunicazione vera e non paradossale.
Tp - le comunicazioni che tu fai sono vere o
paradossali quando lavori?
Fran. - Cercano di essere vere.
Tp - ho
fatto una domanda precisa, vere o paradossali?
Fran. - : Sono vere.
Tp - Sai che significa verità?
Fran. - Mettersi
allo scoperto.
Tp - Significa la forza che si pone nella cosa che
faccio. Una cosa è vera se da dei risultati concreti, positivi e duraturi con
vantaggio personale e vantaggio sociale, ma vantaggio quantificabile in termini di salute, in
termini di relazioni e in termini economici.
Questa è la verità.
Non è un fatto di verbalizzazione.
E semplicemente una questione di azione vincente oppure no.
La verità non si dice, la si fa. Toccare. Toccare viene da tango che
significa agisco facendo con te.
Ti tocco per fare , cioè toccare
qualcuno significa dargli lo stimolo perché faccia qualcosa per se: te cum ago.
Agisco insieme con te.
Se ti ha colpito molto questa comunione tra il
bianco e il nero sembrerebbe che lì c’è un piccolo problema da risolvere perché
è molto simpatico che il pistolero salva
il negro e il negro salva il pistolero, in realtà la simbologia è palese,
bianco e nero, bisogna che tu fai una cosa.
Il tuo inconscio ti dice che tu stai su una
scena in cui devi uscire in modo creativo per fare la verità che hai detto in
un certo modo,
Quando ti ho fatto la domanda precisa hai messo il peso sul piatto della bilancia e quindi è andato un po' sulla sinistra più che sulla destra.
Quando ti ho fatto la domanda precisa hai messo il peso sul piatto della bilancia e quindi è andato un po' sulla sinistra più che sulla destra.
In realtà ci vuole questo equilibrio
che non è dato né dalla destra né dalla sinistra; bisogna scendere dalla
bilancia e usare un altro strumento per verificare il peso delle proprie
azioni, non è che sta uno sulla bilancia, perché la bilancia è la giustizia.
Quindi la gratificazione delle proprie azioni non è data dal riconoscimento che ti viene offerto quando uno ti dice grazie, ma ti viene data dallo stato interiore di piacere, un piacere molto sottile.
Quindi la gratificazione delle proprie azioni non è data dal riconoscimento che ti viene offerto quando uno ti dice grazie, ma ti viene data dallo stato interiore di piacere, un piacere molto sottile.
Non è una vincita al totocalcio, ma
un piacere così intimo che è come quando prepari una pietanza che se ti riesce
e senti che tutto il corpo va in festa.
La stessa cosa sono le azioni che fai, se sono
buone senti che tutto il corpo va in festa e non fai più la scelta di bandiera,
la scelta del bisogno degli altri perché c’è una necessità molto più impellente
che è quella di uscire in modo creativo dalla scena e tu ce la puoi fare ed è
anche una bella uscita perché poi alla fine puoi uscire in limousine, e per
uscire dalla scena devi, anzi dovresti
perché ognuno è libero di fare quello che vuole.
Dovresti razionalizzare una certa forma di "razzismo" che poi in realtà è una cosa piacevole, razionalizzare una certa forma di
razzismo con degli stereotipi culturali che dividono un certo gruppo da una
certa popolazione, il cosiddetto imperialismo.
Per uscire dalla scena uno si deve chiedere: che cosa fanno
queste persone per vincere?
Non combatterle, ma imparare come fanno a
vincere e l’ ho spiegato prima, perché hanno tutti i libri specialistici per
ciascuna professione, la prima cosa che gli insegnano è la psicologia, vincono
per questo, perché sono psicologicamente preparati.
I cinesi stanno copiando bene, i giapponesi
hanno copiato troppo, ci hanno messo la loro creatività, ora la moglie
dell’imperatore aspetta un bambino, cambieranno la costituzione.
La tecnica informativa, il top della
tecnologia sta in America, si vede anche dalle tecnologie economiche e
finanziarie che stanno solo in America e da nessun’altra parte. Perché la borsa
russa è andata al 25% in più in un anno?
Perché la Russia è la 52^ stella. (la
cinelogia è del 2000 – poco è cambiato in questi successivi 16 anni – n.d.r.)
Se un gruppo di galeotti ha
colonizzato un continente (L'Australia) e sta agli antipodi………è la tecnologia applicata in
modo vincente, poi il politico sceglie.
Non vanno male nemmeno i francesi
quindi vedi un po’ come puoi uscire di scena e entrare in limousine come amica.
Io come campo semantico ho visto che c’è una scena in cui non guadagni niente, esci da quella scena, basta non fare, non tutto!, che immediatamente si attiva un circolo.
Io come campo semantico ho visto che c’è una scena in cui non guadagni niente, esci da quella scena, basta non fare, non tutto!, che immediatamente si attiva un circolo.
Per dimagrire non bisogna eliminare
il cibo, bisogna eliminare quella rosetta, c’è il cosiddetto effetto alone che
non è un’esplosione atomica ma è una reazione a catena controllata (il senso di questa cinelogia è tutto qui. Uno su mille
arriva alla propria verità come principio vincente di azione – n.d.r.)
Mo. - a me è piaciuta molto la scena iniziale con
quella musica molto allegra che mi ha messo voglia di ballare. Il paesaggio
iniziale, senza case, senza nulla mi è sembrato un qualcosa per scrivere e
costruire ma costruire non mi piace come parola perché sa di qualcosa di
artificioso, qualcosa su cui si potesse ancora scrivere tutto
La prima risata mi è scappata
nell’indovinello delle sabbie mobili , ho trovato molto molto comica quella
forma che ha il malvagio della situazione ogni qualvolta che decide un’azione malvagia e poi sbatte la
testa
La frase più bella in assoluto è
quella che dice Mango con un’intelligenza che trovo strepitosa: Sono solo un
pedone nella scacchiera della vita e secondo me lì c’è tutto il film
Un ‘altra scena molto bella è quella
in cui si crea questa porta in cui
bisogna pagare il pedaggio e tutti si passa lì e si perde tempo mentre
c’è una distesa enorme di terra dove passare.
(questo intervento conferma quanto detto sopra: Mo. Non ha recepito nulla e va
avanti secondo il suo complesso dominante. E’ logopedista ma non sa parlare il
linguaggio delle immagini e non riesce a cogliere il campo semantico della
propria verità trasmesso dal Tp. – n.d.r.)
Tp
- Va
bene. Indovinello sulle sabbie mobili?
Mo. - Il
negro che dice all’altro: sai cos’é
quella terra che non è acqua e non é terra?
sono sabbie mobili.
Tp
- Questa è una parabola…
Mon. - E
poi in un momento altamente drammatico…
Tp - Se
uno cade nelle sabbie mobili deve capire sempre che c'é andato per una faccenda
di coppia, i binari, però si riesce sempre da li. “Ho i piedi su un binario”,
no sui binari, su un binario
Ju.
- Che significato
ha binario?
Tp
- Significa due persone che stanno
insieme ma non si incontrano mai. È l’aspetto meccanico del dulcigramma e
l’unica cosa che li unisce sono gli imbullonamenti del sistema, le traversine.
E’ un pedone della scacchiera della
vita. Chi è bravo a giocare a scacchi? Chi sa giocare o chi è veloce a levare
il re dalla scacchiera? Quella è una scena eccezionale. Tu non vedi niente.Perché?
Interventi
Tp - Perché non si vede quando lui prende il re?
Non si vede perché c’è stata la
rimozione del fotogramma: Se ti hanno abituato a vedere fotogramma per
fotogramma tu puoi vedere in modo digitale 24 o 30 fotogrammi al secondo ma non
puoi vedere in modo continuo e quindi ti sfugge uno dei momenti importanti della vita dove hai
l’apparenza di continuità ma in realtà non è una continuità, sono sempre
segmenti. Quindi se in un sogno uno vede un film o vede una fotografia è la
stessa cosa; vede solo segmenti della propria vita già programmata e non vede
la realtà delle proprie cose che è un continuum.
…..Questo è un sogno! Si ma dal
punto di vista tecnico sono rimasto fermo……d’accordo ma noi stiamo vedendo un
sogno. E' diverso il livello di analisi del film, quindi è possibile.
Allora se tu sei più veloce, riesci
a fare quel movimento in 20 centesimi di secondo, quelli che abbiamo per riflettere, se riesci in quei
20 centesimi di secondo a catturare l’immagine
stai fuori dal meccanismo perché
è anche un fatto fisiologico. 20 centesimi di secondo abbiamo per riflettere, dopo di che si innescano i circuiti sinaptici che depolarizzano l’informazione
di quell'unico bit e ti fanno vedere fischi per fiaschi,
non "sentire", "vedere" fischi per fiaschi.
Supponiamo che c'é un’autostrada che corre in mezzo al deserto. Vedi un cartello dove c’è scritto “il governatore scureggione” e noi siamo nel sistema delle scuregge per cui dobbiamo andare A Rock Bridge, sarebbe il ponte di roccia però di ponti non ne abbiamo visto nemmeno uno.
Supponiamo che c'é un’autostrada che corre in mezzo al deserto. Vedi un cartello dove c’è scritto “il governatore scureggione” e noi siamo nel sistema delle scuregge per cui dobbiamo andare A Rock Bridge, sarebbe il ponte di roccia però di ponti non ne abbiamo visto nemmeno uno.
Interventi
sul nome che non è Rock Bridge ma Ridge…
Sarebbe roccia rigida (cresta di roccia – n.d.r.),
però di ponte non ce n’è nessuno! Se dico che non ce ne’è nessuno…
Pensiamo che l’unica strada per
arrivare in un certo punto sia quella che bisogna passare attraverso il casello
dell’autostrada e mettere dieci centesimi , che non sono a caso perché
rappresentano i dieci comandamenti del monitor (la costellazione del serpente – n.d.r.), sarebbe la legge mosaica.
Sto nella prateria e sto andando a
cavallo, a un certo punto mi si presenta davanti una specie di casello di
autostrada, sto nel 1846-70, con una luce verde e una luce rossa e io per
entrare, per passare di la devo mettere 10 centesimi e sto fermo fino a che non ho trovato gli
spiccioli. Prendiamola da un punto di vista di sogno.
Il tuo in sé.
Il tuo Iso, il tuo modo di
essere dice che questa è una cosa stupida.
Da un punto di vista inconscio significherebbe
che c’è una minima situazione, una piccolissima capocchia di spillo in un tir
di fosforo che vuole passare per il casello.
Molte volte invece noi abbiamo una
capocchia di fiammifero in un
pagliaio, allora bisogna stare attenti
quando si parla sennò si brucia tutto.
Sembrerebbe che per alcuni aspetti
professionali o sociali ci sia un
avvertimento che non devi passare per l’autostrada, non devi pagare quei 10
centesimi. Se fai una piccola analisi durante la settimana, prova a fare un
diario, ci sarà una situazione in cui ci saranno i 10 centesimi al 100%. Se non
li trovi te li faccio vedere io i 10 centesimi.
Non è una cosa grave però potrebbe essere la
vitarella nel carburatore che scarbura e quindi non può andare a 180 kmh. Non è
che manca la benzina, è la messa a punto.
Le 10 lire per esempio si mettono ancora sui
motori marini per non far corrodere il gambo del motore perché quando sta nell’acqua si forma come una piccola corrente elettrolitica che corrode il
gambo del fuoribordo.
Vedete le 10 lire che pian piano si
polverizzano. Le 10 lire si possono usare per questo, però il motore deve
funzionare bene, ossia c’è un uso improprio 10 lire, invece se
impari a usare bene le 10 lire pure quelle sono utili, salvano tutto.
Però usatele queste cose, do proprio
consigli precisi, se lo fai cambi. Questo si può fare per esempio con un gruppo
di giovani in ambiente di lavoro per vedere dove sono gli ostacoli, la scelta
degli studi; si vede subito. Gli facciamo vedere un film. Bisogna dargli un po’
importanza perché sennò sembra banale quello che sto dicendo, molta importanza
magari con le musiche, vestiti in un certo modo, una bella cornice.
Tp: Gio. a te che è piaciuto… (adesso il Tp si rivolge ad uno che non ha capito
assolutamente nulla. E’ schizofrenico e odia tutto il genere femminile: un modo
come un altro per dire che odia profondamente la sua madre antibiotica –
n.d.r.)
Gio. - Beh
si l’ ho trovato caruccio…
Tp
- No caruccio no, la scena che t’è
piaciuta.
Gio
- Ho trovato originale l’idea della città
inventata, l’ho trovato divertente, mi è
piaciuto un po’ tutto l’andamento del
film, diciamo.
Tp
- Secondo te dove la metteresti una città
inventata? In qualunque luogo anche dentro un uovo, dentro una macchina per
cucire , in qualunque luogo... (il Tp. Si
riferisce anche a due gemelle, succubi dell’inconscio del complesso della loro
madre sarta a sua volta succube della “Vecchia Abissale”).
Gio. esita
e non risponde
Tp
- Non la puoi mettere da nessuna parte perché le
città si costruiscono.
Allora devi fare attenzione così
oltre quelle cose che abbiamo messo a posto, mettiamo a posto anche questo.
Tu stasera quando vai a casa, scrivi
quello che ti dico: “quando vado a casa prima di addormentarmi devo pensare ad
una ventata che entra dentro di me” e fino a che non ti addormenti tieni solo
questo pensiero in testa. Campo semantico extra.
Adesso facciamo didattica per chi
vuole fare questo gioco.
Si fa vedere in che modo si può
usare l’immagine del film.
Siccome è tematica la possiamo fare
per la donna che lavora.
Si potrebbe prendere il film “Una Donna
in Carriera” oppure “Frances”, adesso che va di moda la sovvenzione per
l’impresa femminile come se la donna fosse una handicappata.
La festa della donna e la festa
della mamma, oppure per il leaderismo, insomma si possono fare tante cose con
il film.
Chi è che si è scandalizzato nella
scena dei fagioli? te Fra.? Si?
Fra. - Sì lo ammetto, non
sopporterei mai una cosa del genere.
Tp - Però ricordati che da soli si può fare. Si
dice che il gentiluomo non si mette le dita nel naso neanche quando sta da solo,
però qualche volta si deve pulire.
Qui c’è tutto un discorso di
omosessualità la cui parte esposta la
avete vista nelle mucche, dove c’è la mucca ci sta la mamma, ci stanno i
capezzoli che sono 4, tanti quanti sono i ballerini insieme alla mucca (la
puttana) Avete visto poi come cambia la voce quando si fanno lo spinello?!
Ditemi una scena comica ma
omosessuale.
Interventi:, quella del balletto dei
bianchi.
Poi quando a teatro uno si espone col
sedere.
Tp: una più forte è quella della
tinozza quando cercava il ranocchio… Poi lei quando fa la parodia di Marlene
Dietrich …Ho mille uomini, niente, quello è una cosa normale, poi questo film
è stato fatto nel ’74. Quando lei lo invita ancora a restare il negro risponde:
“che mi hai preso per un cubano? Mi hai preso per un negro da monta?" Anche adesso ci si va a Cuba
e ci vanno più le femminucce dei maschietti. (Anche adesso va di moda il "cubano da passeggio" - n.d.r)
Poi quando nel film dicono: diamo la
terra ai cinesi, a tutti ma non agli irlandesi, invece nella traduzione
italiana c’è scritto: "ma non agli italiani". Allora bisogna capire pure chi ha
fatto il doppiaggio. Poi ancora, quando dice: "Non sono Babbo Natale" ma il doppiatore dice: "non sono Buddha."
C’è lo sceriffo sullo schermo... Supponi che la nostra mente sia uno schermo dove la proiezione avviene per
riflessione di immagine che viene proiettata a seconda delle coordinate che
vanno in un campo psichico, non rilevabile attraverso strumentazione fisica. Cioè
in laboratorio non è percepibile, ma si sa che l’intenzionalità dello
sperimentatore influisce sul successo o sull’insuccesso dell’esperimento.
Metti che esista questo Internet psichico e ci
sono due terminali, un emittente e un ricevente che in quel momento, secondo un
determinato protocollo, vengono messi in comunicazione e in quell’attimo uno
pensa un qualcosa e guarda caso dopo pochi istanti accade quello che lui ha pensato e sente o chiama la persona di
cui ha pensato.
Per me questo rientra nella normalità di
un’informatica psichica e non me ne meraviglio più di tanto.
Me ne meraviglio quando uno si
meraviglia, nel senso che sembrerebbe come una percezione extra sensoriale che
però abbiamo tutti e che ne parliamo un po’ più o meno a seconda di quella che
è la sensibilità, perché la risposta a questo tipo di informazione, di questo
stimolo o chiamata è in relazione anche alla sensibilità personale.
Ci sono delle riceventi che sono a
sintonia fine, altre che sono a sintonia solo sulle emittenti regionali, altre
quelle locali, altre quelle nazionali quindi noi possiamo selezionare anche la
banda e questa selezione avviene sempre secondo una informatica psichica, non
dico positiva, negativa, bisogna saperla usare perché sennò sembrerebbe che una
persona sia un po’ veggente e questo da un punto di vista professionale non va
bene.
Se tu fossi per esempio un’astrologa, una
chiromante o una cartomante direi che va
bene, perché le cartomanti lavorano solo
ed esclusivamente sul complesso
dominante negativo della persona e leggono il destino ma non leggono
l’aspetto creativo.
Leggono benissimo, sono sensibili alla
disgrazia infatti loro rispondono molto sull'aspetto del dolcigramma, leggono il dolcigramma della persona, cercano di
mettere insieme la coppia non di salvaguardare l’integrità psicofisica della
persona.
Anche io ho queste percezioni però me le tengo per me, perché molto spesso mi arrivano dei messaggi che sono delle fregatura
spaventose. Qualcuno potrebbe credere che io
sia una
persona dotata di una sensibilità che altri non hanno e questo è un
canale di ricetrasmissione pericoloso.
Per esempio sognare nella notte che c’è la macchina che non mi parte.
Questo è il sogno di un "meccanico" che non riusciva a trovare il guasto alla macchina. Questo sogno
me lo raccontò come un fatto straordinario lo psicologo, quando io facevo supervisione
da lui, e dopo non ci sono più andato.
Mi raccontò che il meccanico non riusciva ad aggiustare
questa macchina, e in sogno invece gli viene un’immagine che doveva aprire il
cofano e andare a guardare da quella parte e osservare un filo di un certo
colore. La mattina guarda caso c’era proprio quel filo che non faceva contatto
bene, cambia il filo e la macchina si rimette a posto.
Sembrerebbe che il meccanico ha una
cosiddetta preveggenza, in realtà succede che c’è qualcosa, un certo tipo di
informazione che sa che quella macchina si romperà come nel film Odissea nello
spazio quando HAL dice: "ci sono ottime probabilità che questo pezzo tra 34-40
ore si rompa".
Per cui si fa accadere un
evento e poi si da un’informazione di dove quell’evento
che ci ha creato il problema ha
provocato la disfunzione. Un po’ come si fa col gioco delle tre carte o quando
si fa vincere qualcuno, per esempio a poker dove si fa vincere 100 dollari per
poi fregargliene 100.000.C’è il compare…….
C’è anche in noi un compare psichico
Dopodiché nel sogno ci appare che il filo è interrotto,
aggiustiamo il filo, di che colore è il
filo?
Intervento: hai detto rosso.
Mar. - Non hai detto il colore
Tp
- Ho detto rosso.
Mar. - Non
hai detto il colore, hai detto “di un certo colore”.
Tp
- Blu, adesso, prima era rosso.
Perché se prima era rosso sembrava
chissà che, dopo siccome so che quel filo rosso
fa funzionare il motore, per associazione e spostamento, la prima cosa che vedo
rosso per me è la soluzione del problema e possono essere anche le mestruazioni
per esempio. (Il Tp. Dimostra a Mar. che
le percezioni possono essere distorte in funzione del proprio complesso –
n.d.r.).
Gia.
-
Ho sognato che ero con un’amica ad un grande magazzino con dei gioielli
o bigiotteria, io prendevo qualcosa e me la mettevo in tasca, poi rubavo un
monile, come un ciondolo in turchese, e me lo sono messo in tasca, c’era questa
agitazione sul rubare.
La mattina ci ho pensato e non mi è piaciuto anche perché nel passato avevo già
associato che quando rubavo gioielli ho avuto sempre grossi problemi sul
lavoro.
Il caso ha voluto che la mattina una cliente è venuta e mi ha portato
un gioiello, allora ho pensato proprio
che era un sogno premonitore, poi mi sono detta. ma non sarà un tranello? Tu
sdrammatizzi e dici: ecco è successo proprio quello che ho sognato e invece
devi stare attenta a qualche altra cosa e infatti poco dopo è arrivata una
telefonata che annunciava problemi sul lavoro (Il sogno non viene spiegato perché la sognatrice è in resistenza, in realtà i problemi di lavoro derivano da scelte affettive totalmente sbagliate: il ciondolo turchese che viene messo in tasca).
Tp – E’ proprio così. Questa è un’altra cosa
però in modo diverso. In artiglieria si chiama il falso scopo (gioco di parole - leggere con la "o" chiusa).
Magari prendi il filo rosso e dici
che hai risolto il problema, in realtà il sogno ti voleva dire che il motore
non funzionava perché c’era una certa aggressività che non era investita in
modo corretto però la parte meccanica del nostro modo di pensare ci fa perdere
di vista il problema credendo di averlo risolto.
Il nostro cervello è un
computer molto sofisticato, se noi ci
fermiamo su un problema, invece in modo buono significa: mettiamo a candire la
cosa….per fare i canditi ci vuole un po’ di tempo, non si fanno li per li, si
fanno da soli, la soluzione del problema avviene da sola, non bisogna mai
forzare.
Quando c’è da forzare i sogni lo
dicono subito, ma sono sempre biologici, bruciare la radice, sradicare un
albero, tagliare dell’erbaccia, non è mai meccanico o se vedi che ci sono delle
ruote che girano e tu ci butti della sabbia, ci butti un sasso.
Apparentemente sembrerebbe che corrisponde, in realtà sotto
c’è qualche altra cosa, è molto sottile la differenza.
Una volta io ho sognato
che dovevo controllare le gomme, infatti una era a 1,2 invece che a 2,3 col
pericolo che scoppiasse, allora ho pensato che mi ero salvato in realtà il
sogno diceva altro: che dovevo stare attento a non prendere una storta al
piede se fossi uscito con una persona,
io ci sono uscito e ho preso la storta. La caviglia sinistra nel sogno è la ruota sinistra.
Pat. - Ho sognato di essere in coma e non
riuscire a uscirne, mi sono detta che dovevo farcela e l’angoscia era tanta.
Tp - sono pericolose queste cose.
Dice a Gio.di mettere la sveglia alle 2.30 e
riaddormentarsi alle 4.
Spiega
a Pat. che si tratta di invasioni aliene che avvengono appunto in quel
lasso di tempo durante la notte e che la mattina uno si sveglia stanco anche se ha dormito tutta
la notte.
… Al mare e camminate sempre sulla
spiaggia quando vi andate a rimettere le scarpe non vi entrano perché i piedi hanno
ripreso la loro configurazione originaria. Noi non siamo nati per stare con le scarpe.
Ce le dobbiamo mettere perché fuori è sporco, ma quando stiamo sulla spiaggia o sul prato non ne abbiamo bisogno. Il piede dell’uomo non è sempre la rappresentazione, come direbbe Freud, del pene ma è l’aspetto della fase fallica, sempre da un punto di vista freudiano. Descrive come aggredisci il mondo, come l’aggredisci, non come lo violenti, come te ne appropri con le azioni che fai, ecco perché bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Per esempio non si devono mettere in una borsa di Gucci perché sennò il piede viene "griffato". Ossia noi abbiamo le esperienze, che la valigia, la borsa, a seconda quello che c’è. Se sta a cavallo, se sta vicino al cavaliere (La borsa di Gucci nel film).
Ce le dobbiamo mettere perché fuori è sporco, ma quando stiamo sulla spiaggia o sul prato non ne abbiamo bisogno. Il piede dell’uomo non è sempre la rappresentazione, come direbbe Freud, del pene ma è l’aspetto della fase fallica, sempre da un punto di vista freudiano. Descrive come aggredisci il mondo, come l’aggredisci, non come lo violenti, come te ne appropri con le azioni che fai, ecco perché bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Per esempio non si devono mettere in una borsa di Gucci perché sennò il piede viene "griffato". Ossia noi abbiamo le esperienze, che la valigia, la borsa, a seconda quello che c’è. Se sta a cavallo, se sta vicino al cavaliere (La borsa di Gucci nel film).
Bisogna fare attenzione a queste cose, se il
cavallo sta da solo; il colore del cavallo. il cavallo del film è giallo, come quello di
Donchisciotte, questa è tutta una donchisciottata perché non è vero niente,
anche il cavaliere è giallo, dello stesso colore del cavallo.
Bisogna fare attenzione a questo, dove uno
mette i piedi, quando vieni qua hai dolore ai piedi (Gia. aveva detto di aver notato che quando
è alle lezioni gli si acutizza il dolore ai piedi) si acutizza perché si manifesta
di più il problema in modo che, se uno vuole, possa essere risolto.
Chi viene con il mal di testa gli si riacutizza.
Chi viene con il mal di testa gli si riacutizza.
Chiede
a Gia. in che punto le fanno male i piedi, Gia. risponde che le dolgono le
giunture e Tp. risponde che deve fare attenzione: c’è un fatto fisiologico
di deambulazione e di peso e poi stai sempre seduta, però perché qui di più?
Ju.
interviene dicendo che vede che Gianna ha come un topo sul corpo e che questo
topo lo ha sempre con lei, ora è
sulla gambe , è un grosso ratto, un topo
grande, e lei non respira e nella parte dove sta il topo, Gia. è bloccata.
Tp: il topo è un roditore, (legge la definizione di topo sul prontuario) “roditore
eccezionale delle provviste e cose
dell’uomo”, quindi quando uno viene immobilizzato per esempio durante la
notte, “sempre predisposto ad una straordinaria prolificità a svantaggio
dell’ambiente che occupa” l’ambiente può
essere anche il corpo, “è l’immagine di presa vampirica attraverso indebita
sollecitazione.
“ E’ espressione di accentuata
negatività femminile per la costante distruttività dell’aspetto materno, di
quel genere che è sempre sotteso in ogni attrazione da parte dei maschi verso
l’incesto materno”.
Nel senso che tuo marito sarebbe tuo
figlio e siccome non può fare l’amore con la mamma, tuo marito, non tuo figlio,
che poi è la stessa cosa, ha scelto te come mamma, e quando arrivano le
telefonate tu vieni fregata, questo da tanti anni. Sto spiegando cos’è e chi è
il topo e da chi passa, passa indifferentemente da uno o l’altro dei tuoi figli. (Il topo è talvolta anche la "topa" della Vecchia Abissale).
E allora fino a che tu ami i tuoi
figli e non fai la professionista senza emozioni, tu avrai sempre problemi con
le gambe. Nel momento in cui tu fai la mamma professionista coi figli, senza emozioni, qualunque cosa accada, quando ci sono io, non fai resistenza. Ti passa tutto perché sennò
vieni sempre fregata dal topo che si chiama marito (alcoolista), semplicemente perché
sei stata scelta come madre e non come moglie.
Il topo è pure il telefono, io ho detto il mouse,
anche se tu Ju., hai insistito che fosse un topo, quello si fa i fatti suoi, è
il topo mouse, quello con la rotellina,
e vieni cliccata.
Allora quello di sinistra è il doppio clic,
dico a uno ma dico a molti, che sarebbe
l’operazione, l’attivazione, l’effetto trigger; quello di destra è quello delle
opzioni, copia, incolla, vai a, sarebbe il settaggio, poi ci sono i mouse con
il clic di centro, allora immagina che questo mouse che ho visto io, perché
anche io ci vedo!
Immagina che il clic
di destra e di quello di sinistra
siano i testicoli, e quello di centro è
quello che fa lo scorrimento e uno così viene scopato psichicamente attraverso
una telefonata da parte di un handicappato psichico, chiaramente questo handicap, se
uno non se ne accorge, passa su chi
viene affettivamente fregato
attraverso una forma vampirica di prelevamento, non da parte di chi telefona,
ma dalla parte della madre che é frustrata e che non può più fare quello che
vorrebbe che si facesse.
Questo è un circuito tanatico di prelievo di pene
aspirante, capito che casino che t’ha combinato? Quindi solo avvocati. Tu fatti
i fatti tuoi, taglia il telefono, no il filo, il telefono, mettilo nel
tritatutto. Quando rispondi e tuo figlio ti chiede chi è, rispondi Nessuno!
Come Ulisse, quindi Polifemo alla fine rimane accecato perché gli è rimasto un
occhio solo.
Ti torna un po’? Torna si! E’ una cosa micidiale!
Quante persone si preoccupavano che
stavi male? (Chiede a Gio.), che ti dovevi
fare le lastre,ecc.
Gio
- Qualcuno, non so in quanta percentuale,
un minimo…
Tp - per te è un minimo ma per loro era una
massimo. Adesso va tutto bene, non mi interessa che capisci perché ci sta
un’altra anima dentro che capisce.
Gio
- Ho capito anche razionalmente.
Tp
- Lo so che hai capito, quando poi
impari……poi c’è la scena bellissima del film in cui la maestra dice :”Non so
parlare in pubblico…” Questo è quello che possiamo fare semplicemente vedendo
un film di Mel Brooks, perché quello che noi amiamo tanto in realtà non vale
niente, lo metti qui, ognuno si fa i propri affari, impara e si sta tutti
meglio.
Chi non ce la fa a seguire questo tipo di incontri, a volte mi
dicono che sono terribile, che sono cattivo, non è vero, io sono cattivo contro
il numero 4, contro il diavoletto, contro l’autostrada.
Chi non ce la fa significa… Chi
rinuncia, significa che ama di più il diavolo che se stesso; diavolo significa in greco antico "diaballo": "mettere per traverso". La persona ama più le cose che lo rovinano
che la propria sanità, allora per costoro... Ognuno a casa sua.
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