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Blog che insegna ad usare in modo utile i sogni
Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione.
Un sentito e cordiale grazie.
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Update-Change
Ho cambiato il titolo originario di questo post.
"Il Complesso Dominante" è una formalizzazione autonoma che precede e condiziona la decisionalità dell'IO. Il superamento di questo complesso è pressoché impossibile considerata la sua posizione nei processi cognitivi. Ed è ancora impossibilissimo superarlo leggendo semplicemente questo post.
Assolutamente impossibilissimo.
Il complesso dominante più diffuso, soprattutto in Italia, è quello materno. Esso è sacralizzato dalla religione e tutelato dalla legge.
Tale complesso pone la madre in subordine ai figli, subordine che si esplicita in molteplici aspetti. Uno di questi è la coppia (diade) figlio-madre che possiamo vedere in tante foto postate sui social-network e non solo. Tutto sembra bello e buono; tanti sorrisi e altrettanti "I like". Ma dietro quell'immagine cosa si cela?
Cosa dicono i sogni di queste mamme e di questi figli?
Quando vado a leggerli riferisco sì e no il 20%.
Poi qualche mamma coraggiosa chiede di più e quando arrivo al 50% della traduzione il 99% di esse scappa, incapace di sostenere la visione di sé per come realmente esiste.
Scappa via incapace di sostenere i suoi sogni e il giudizio che i sogni del figlio danno sulla madre.
Un fuggi-fuggi dominante!
La soluzione del problema non è complessa, anzi è assai semplice, e per questo veramente non facile da accettare.
Ma non ci sono altre strade.
Tocca mettersi in discussione e farsi assistere da un consulente che non abbia il medesimo complesso dominante del cliente.
Se per malaugurata sorte questo accade (e succede spessissimo) la terapia va avanti per anni senza che ci sia evoluzione e sanità.
Le analisi interminabili della psicanalisi p.e.
Altri invece si accostano curiosi e pure interessati: sono d'accordo su quello che dici perché lo riscontrano storicamente nell'attualità delle loro relazioni familiari, di lavoro, di amicizia.
Ti fanno degli esempi calzanti su Tizio e Caio, su Fileno e Sempronia, ma quando proponi loro una verifica, perché hai visto che a Taio o a Cizio le cose potrebbero mettersi male, ecco che scatta questo maledetto Complesso Dominante che fa dire di sì come Pinocchio.
Mentre ti dice "sì" l'indice inevitabilmente corre sulla sua punta del naso o fa croce sulle labbra.
Oppure lo sguardo si fa sfuggente e il mento si volge in basso.
Oppure ecco le braccia conserte o le gambe accavallate.
Resistenza totale.
Davanti a me la Mole Adriana.
Mi viene in mente la serie televisiva "Lie to Me" con Tim Roth: « He sees the truth. It's written all over our faces. »
La vita è tua amico mio, anzi no, ti è stata data in prestito e tutti la devono poi restituire.
Quelli che se la giocano col complesso dominante arrivano prima.
Non è detto che ci sia la morte del corpo fisico: quello si può tenere in vita con le medicine, protesi e altre diavolerie. Quello che si degrada è il corpo eterico o astrale, che è possibile osservare (con un po' di allenamento) come aura.
Chi cura questo secondo corpo, dove risiede la forza vitale, è la medicina omeopatica riconosciuta ufficialmente in molte nazioni.
Ma la medicina ufficiale e quella omeopatica sono assolutamente impotenti nel curare Il Complesso Dominante.
La vita, è tua amico mio, anzi no, ti è stata data in prestito e la devi custodire con amorosa cura. Se non lo fai, se non ti interessi a questo amore per te, allora cosa può interessare a me?
Nel post ripeto per l'ennesima volta quali sono le tre istanze attraverso le quali il complesso dominante s'ingrassa e prolifera a discapito dell'autenticità della persona quale essere umano.
Aggiungo: il complesso dominante è caratterizzato da un pensiero ricorrente che si riferisce ad un problema insoluto della persona (affettività, amicizia, famiglia, figli, lavoro, sesso, salute, ecc.).
La soluzione del problema viene continuamente differita non possedendo il pensatore le risorse e le capacità per affrontarlo con vantaggio.
La soluzione c'è ma il complesso dominante ne impedisce la visione e la conseguente azione risolutiva.
End of update
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La dottoressa D.P. mi ha posto il seguente quesito:
Gentile Dott. Bernabei,
Può fare un esempio pratico di come viene riconosciuto e superato IL COMPLESSO DOMINANTE? Come arriva nel sogno? Quali immagini? Come, una volta “ smascherato “ e verbalizzato all’ interessato, si agisce?
Molto chiaro l’ accostamento con l'apertura di un tk all’ amministratore di sistema (prende il controllo del PC).
Grazie.
Può fare un esempio pratico di come viene riconosciuto e superato IL COMPLESSO DOMINANTE? Come arriva nel sogno? Quali immagini? Come, una volta “ smascherato “ e verbalizzato all’ interessato, si agisce?
Molto chiaro l’ accostamento con l'apertura di un tk all’ amministratore di sistema (prende il controllo del PC).
Grazie.
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