Post Translate

giovedì 15 settembre 2016

IL Complesso Dominante - Updated

INDICE DEI POST 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Blog che insegna ad usare in modo utile i sogni


Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione. 
Un sentito e cordiale grazie.

--------------------------------------------------------------------------------



Update-Change


Ho cambiato il titolo originario di questo post.

 "Il Complesso Dominante" è una formalizzazione autonoma che precede e condiziona la decisionalità dell'IO. Il superamento di questo complesso è pressoché impossibile considerata la sua posizione nei processi cognitivi. Ed è ancora impossibilissimo superarlo leggendo semplicemente questo post.
Assolutamente impossibilissimo.
Il complesso dominante più diffuso, soprattutto in Italia, è quello materno. Esso è sacralizzato dalla religione e tutelato dalla legge.
Tale complesso pone la madre in subordine ai figli, subordine che si esplicita in molteplici aspetti. Uno di questi è la coppia (diade) figlio-madre che possiamo vedere in tante foto postate sui social-network e non solo. Tutto sembra bello e buono; tanti sorrisi e altrettanti "I like". Ma dietro quell'immagine cosa si cela?
Cosa dicono i sogni di queste mamme e di questi figli?
Quando vado a leggerli riferisco sì e no il 20%.

Poi qualche mamma coraggiosa chiede di più e quando arrivo al 50% della traduzione il 99% di esse scappa, incapace di sostenere la visione di sé per come realmente esiste.
Scappa via incapace di sostenere i suoi sogni e il giudizio che i sogni del figlio danno sulla madre.
Un fuggi-fuggi dominante!

La soluzione del problema non è complessa, anzi è assai semplice, e per questo veramente non facile da accettare.
Ma non ci sono altre strade.

Tocca mettersi in discussione e farsi assistere da un consulente che non abbia il medesimo complesso dominante del cliente.
Se per malaugurata sorte questo accade (e succede spessissimo) la terapia va avanti per anni senza che ci sia evoluzione e sanità.
Le analisi interminabili della psicanalisi p.e.

Altri invece si accostano curiosi e pure interessati: sono d'accordo su quello che dici perché lo riscontrano storicamente nell'attualità delle loro relazioni familiari, di lavoro, di amicizia.
Ti fanno degli esempi calzanti su Tizio e Caio, su Fileno e Sempronia, ma quando proponi loro una verifica, perché hai visto che a Taio o a Cizio le cose potrebbero mettersi male, ecco che scatta questo maledetto Complesso Dominante che fa dire di sì come Pinocchio.
Mentre ti dice "sì" l'indice inevitabilmente corre sulla sua punta del naso o fa croce sulle labbra.
Oppure lo sguardo si fa sfuggente e il mento si volge in basso.
Oppure ecco le braccia conserte o le gambe accavallate.
Resistenza totale. 
Davanti a me la Mole Adriana.

Mi viene in mente la serie televisiva "Lie to Me" con Tim Roth: « He sees the truth. It's written all over our faces. »

La vita è tua amico mio, anzi no, ti è stata data in prestito e tutti la devono poi restituire.
Quelli che se la giocano col complesso dominante arrivano prima.

Non è detto che ci sia la morte del corpo fisico: quello si può tenere in vita con le medicine, protesi e altre diavolerie. Quello che si degrada è il corpo eterico o astrale,  che è possibile osservare (con un po' di allenamento) come aura. 
Chi cura questo secondo corpo, dove risiede la forza vitale, è la medicina omeopatica riconosciuta ufficialmente in molte nazioni.

Ma la medicina ufficiale e quella omeopatica sono assolutamente impotenti nel curare Il Complesso Dominante.

La vita, è tua amico mio, anzi no, ti è stata data in prestito e la devi custodire con amorosa cura. Se non lo fai, se non ti interessi  a questo amore per te, allora cosa può interessare a me?


Nel post ripeto per l'ennesima volta quali sono le tre istanze attraverso le quali il complesso dominante s'ingrassa e prolifera a discapito dell'autenticità della persona quale essere umano.

Aggiungo: il complesso dominante è caratterizzato da un pensiero ricorrente che si riferisce ad un problema insoluto della persona (affettività, amicizia, famiglia, figli, lavoro, sesso, salute, ecc.).
La soluzione del problema viene continuamente differita non possedendo il pensatore le risorse e le capacità per affrontarlo con vantaggio.
La soluzione c'è ma il complesso dominante ne impedisce la visione e la conseguente azione risolutiva.

End of update

---------------------------------------------------------------------------------------------------------


La dottoressa D.P. mi ha posto il seguente quesito:


Gentile Dott. Bernabei,
Può fare un esempio pratico di come viene riconosciuto e superato IL COMPLESSO DOMINANTE? Come arriva nel sogno? Quali immagini? Come, una volta “ smascherato “ e verbalizzato all’ interessato, si agisce?
Molto chiaro l’ accostamento con l'apertura di un tk all’ amministratore di sistema (prende il controllo del PC).
Grazie.

Se cerca con Google come primo  compare  questo riferimento:


Che cos’è il “complesso dominante”

Il complesso dominante è quello che tende con maggior frequenza alla coazione a ripetere, non consente ciò che gli è contrario o diverso da lui; consente deviazioni sporadiche ed altre forme complessuali, solo se di rinforzo al dominante, o predisposizione ambientale al dominante.

L’In Sé ha tanti fasci o pulsioni che si evolvono al contatto con l’ambiente. L’Io è il potenziale più realizzato tra queste pulsioni dell’In Sé, il fascio più forte capace di costellare tutti gli altri; è la valenza che ha maggior metodo per essere struttura funzionale dell’In Sé al mondo esterno. Non sempre, però, l’Io – più accreditato esternamente – è il più forte nella vita.

I complessi sono tanti piccoli “Io” prefissati, meccanismi di difesa della natura, sorti dopo che il soggetto, durante l’infanzia, ha accettato il compromesso con una situazione contro la vita che in seguito rimuove.

Sono forme di vita rimossa a causa dell’intervento del monitor di deflessione, per cui essi vivono ed agiscono; sono parti reali della natura del soggetto, che l’Io censura e si evolvono in modo autonomo.

Il complesso non può essere eliminato, per il fatto che anche lì è sempre il reale del soggetto. Esso è una zona rimossa, che va investita in una nuova forma; tolta dalla fissità dello stereotipo, si evolve in circolarità del potere dell’Io, il quale acquista in seguito un esercito in più.

Dice tanto ma dice poco.
Non dice cosa è questo complesso.
Usa termini che non sono di uso comune, ma che soprattutto è bene , almeno per ora, evitare per non ingenerare confusione.

Provo a spiegare in altro modo.
La faccio breve. Non sto qui a scrivere un trattato.

IL COMPLESSO DOMINANTE E' IL SIMBOLO EGEMONE DI UNA DELLE OTTO TRIADI CHE HO DESCRITTO IN QUESTA RELAZIONE, PIU' VOLTE LINKATA (e spiegata). E' UNA INTENZIONALITA' PSICHICA, CON PROPRIO SPECIFICO ISO, CON PROPRIA SPECIFICA FINALITA', CHE SI OPPONE ALLA INTENZIONALITA' DI NATURA DELLA PERSONA. (Queste cose le ho scritte nel blog e tocca studiarsele).

RIMANE INCOGNITO ALLE CAPACITA' COSCIENTI E NON PUO' ESSERE RAZIONALMENTE INDIVIDUATO ATTRAVERSO I PROCESSI LOGICI.
OCCORRE USARE IL LINGUAGGIO DELLE IMMAGINI: I SOGNI.

Si presenta con le tre ridette modalità:

PERICOLO/PAURA  SENSO DI SPORCO  SENSO DI COLPA.

che vengono ampiamente trattate nello stracitato libro "L'Immagine e l'Inconscio"


All'atto pratico il complesso non è altro che la continua attivazione dell' effetto trigger (click su una delle suddette  modalità) esattamente come ha riportato sul commento. E' il  remote desktop da parte della Costellazione del Serpente che, per proprio utile, assume in toto il controllo a danno della persona.

La diade ossessivo/ripetitiva.

Alcuni esempi.

SENSO DI COLPA: 
- sentirsi in dovere di fare qualcosa per qualcuno, senza valutarne l'utilità e le conseguenze.

Fatto: nel SAT (servizio assistenza tossicodipendenti) dove facevo tirocinio era consuetudine incontrare il complesso della crocerossina (variante del Buon Samaritano). La ragazza, la fidanzata del tossicodipendente, si premurava di assistere il fidanzato per redimerlo...
Lui resisteva ma poi diceva "Sì la smetto, però per l'ultima volta ci facciamo insieme. Solo così sono disposto a smettere". Lei per amore si sottoponeva al ricatto e... Diventava tossica pure lei.
In due adesso ad aspettare il prossimo crocerossino.

Simbolo Egemone: l'adulto madre che aveva instillato nella ragazza il senso del dovere aiutare il prossimo. Nei sogni può mostrarsi con un'immagine del passato. Lei a spasso con la mamma sulla spiaggia di Marina di Camerota durante una burrasca. Alcuni ragazzi imprudenti sono in mare e corrono il rischio di affogare. La mamma vede la scena e commenta: guarda quei poveri ragazzi stanno per morire e noi non possiamo far niente per loro. Tu sei piccola e io non so nuotare. Se tu fossi grande potresti salvarne almeno uno, e invece...
- sentirsi in dovere di fare un figlio, sennò non si è femmina. Un classico italiano questo, specie nel profondo Sud.
- sentirsi in dovere di fare l'eroe.
- tutte le forme di masochismo...

SENSO DI SPORCO

- Provocare il voyeurismo del maschio ammiccando disponibilità d'approccio che poi vengono rifiutate perché lui è un porco.
Piggy and Pig. 
Lei si sente sporca perchè lui l'ha guardata in quel modo.
Ma chi è salita sulla scaletta della biblioteca mostrando le mutandine quanto lui era sotto?
POSSIBILE SINTOMO: melanoma al gluteo (caso vero).

Lui vede i genitori mentre hanno un amplesso. La mamma "Brutto sporcaccione tu non puoi vedere queste cose!".
Nei sogni può comparire la casa familiare, il corridoio e la porta della camera da letto socchiusa. Il sognatore guarda ma non vede niente di strano. Il papà sta leggendo il giornale (la carta) che ha una pagina bagnata strappata in un punto. Papà sta da solo (ellissi).
Miopia a 8 diottrie.

PERICOLO/PAURA
- Le mamme ansiose.
In realtà hanno paura che si scopra che loro quel figlio proprio non lo volevano e desideravano che non nascesse. Spesso associato al senso di colpa.
- Svalutazione di sé, paura di non farcela: linfomi e patologie ossee (più gravi), SLA (La mente prigioniera del corpo). Sogni compensatori di volo, di movimento.

Queste tre modalità non sono stand alone, spesso interagiscono sinergicamente. Danno origine a più conflitti e a sintomi diversificati.

Tocca vedere caso per caso.

Il complesso dominante non si supera, si disattiva e basta.
Come?
Mai usare la particella non.
Nei sogni, come ho già scritto, è assente la negazione.
Il sogno nelle immagini è sempre assertivo. Dice come sei in quel momento.
La disattivazione è compito della persona.
Il consulente si limita a leggere i sogni, non ci mette niente di suo.
I sogni dicono quando è disattivato.

Esempio buono: la signora sogna che nel suo orto sono nati molti asparagi (ometto i particolari). Lo psicanalista subito penserebbe ad un sogno sessuale.

Manco per niente.

La signora è la responsabile di un ufficio è ha sotto di sé diverse persone.
Il sogno le significa che sta gestendo bene il suo ufficio ma che trascura il suo orto.
Il sogno le dice che è il momento di farsi un orto privato, le competenze che ha maturato sono sufficienti per cambiare attività ed ha la capacità di scegliere bene i suoi collaboratori.
LA SIGNORA IN QUINDICI ANNI NON HA MAI INTRATTENUTO RELAZIONI SESSUALI ALL'INTERNO DEL POSTO DI LAVORO.

Perché gli asparagi?
Il sogno viene fatto durante il periodo di raccolta degli asparagi selvatici, i più buoni in assoluto. A lei piace andare per asparagi in montagna, conosce i punti buoni dove nascono. Le piacciono i piatti con gli asparagi, specie le frittate. Li sa cucinare alla perfezione.
Va in vacanza in un luogo dove piove due volte l'anno ma lì miracolosamente crescono gli asparagi.
E' il momento buono per cambiare.


Un cordiale saluto.

Daniele Bernabei

Gradita la condivisione :-)


Nessun commento:

Posta un commento